Istanbul è una metropoli sconfinata di circa 15.000.000 di abitanti, almeno stando alle statistiche ufficiali. Qualcuno mugugna che in realtà si dovrebbero aggiungere almeno altre 5 milioni di persone, anche se il computo ufficiale è già piuttosto spaventoso di suo.
Gli approvvigionamenti idrici per una città di queste proporzioni sono ovviamente problematici, e non sono lontani nei ricordi degli istanbulioti i periodi durante i quali la città era costretta a razionare l’acqua che usciva dai rubinetti.
Oggi i problemi sembrano superati, anche se rimane il dubbio sulla potabilità della stessa. Si può bere l’acqua di Istanbul? Oppure è meglio affidarsi alle bottigliette?
A Istanbul non la beve nessuno
La verità è che a Istanbul nessuno beve l’acqua di rubinetto, e avrete contezza del fenomeno dopo aver incontrato, in pochi minuti, tantissimi scooter che portano delle enormi taniche di acqua presso le abitazioni. Anche le famiglie più povere, che devono per forza di cose stare particolarmente attente al budget, preferiscono bere acqua in bottiglia.
Quello che è un vezzo, insomma, si trasforma in necessità per una popolazione che vive facendo particolare attenzione a non consumare l’acqua di rubinetto, neanche per il tè.
Sto morendo di sete, che faccio?
Ci sono migliaia di bufe, dei piccoli chioschi che assomigliano alle nostre edicole, che vendono bottigliette d’acqua da mezzo litro, in genere anche refrigerate, a prezzi estremamente contenuti. Sono aperti fino a tarda notte, e alcuni tirano addirittura fino a mattina.
Nel caso in cui vogliate invece avere scorte più sostanziose in hotel, potete visitare uno qualunque dei supermercati che affollano la città. Migros, Carrefour, Sok, BIM, tutti hanno a disposizione una vasta scelta di acque, minerali e non, in vari formati.
Potreste anche tornarvene a casa con una tanica da 5 litri, che se per noi italiani sembrerà eccessiva, per chi vuole vivere come un turco è il minimo per sentirsi tranquilli.