I toponimi turchi sono tutti parecchio affascinanti, e Pamukkale non fa eccezione a questa regola di stile.
Il Castello di Cotone (è questo quello che vuol dire pamuk – cotone – e kale -castello-) è uno dei più importanti siti turistici della Turchia, si trova a pochi chilometri dal centro di Denizli e andrebbe visitato da chiunque può dedicargli almeno una giornata.
Si tratta di un enorme sito naturale, che inglobava la vecchia Hierapolis e che si estende per quasi 3 chilometri in lunghezza.
Se volete visitarlo abbiamo messo insieme per voi le informazioni fondamentali per raggiungerlo, per visitarlo e per rimanervi senza problemi.
Dove si trova?
Pamukkale è a 20 chilometri da Denizli, nella parte sud-occidentale del paese. È raggiungibile facilmente da Antalya e da Izmir, ed è una tappa obbligata per chi si trovi ad attraversare quel suggestivo angolo di Turchia.
Pamukkale. Ci sono mezzi che lo raggiungono da Denizli e da Izmir, in aggiunta ai servizi offerti in genere dall’hotel per raggiungere l’importante sito turistico.
Che cos’è?
È un’imponente “costruzione” naturale in calcare e travertino, creata dall’acqua che sgorga dalle fonti, che è carica di ioni di calcio e anidride carbonica.
L’acqua, una volta in superficie e incontrando temperature più basse, precipita, forma il calcare e i travertini che danno il caratteristico colore bianco all’intera struttura.
Il nome viene proprio da qui: a vederlo da lontano sembra un enorme castello di cotone, candido nonostante (ne parleremo più tardi) lo scempio ecologico di cui è stato vittima fino a pochi anni fa.
Patrimonio dell’Unesco
Pamukkale è patrimonio dell’Unesco e l’inserimento nella speciale lista ha contribuito a salvare il sito, che stava per essere distrutto da interessi privati irrispettosi del delicatissimo equilibrio del sito.
Dopo l’inserimento nel patrimonio dell’Unesco, è stato dato il via ad un’opera di recupero che sta finalmente dando i risultati sperati, riportando il sito alla sua condizione originale.
Sarà comunque un percorso lungo, dato che gli interventi effettuati durante il XX secolo continueranno a lasciare il loro segno per ancora molti anni.
Non per questo però non vale la pena spendere una giornata per visitare questo sito straordinario.
Le vasche termali
Pamukkale è frastagliato di vasche termali, dove però (grazie a dio aggiungiamo noi) non è più consentito l’accesso ai turisti. Il bagno, per chi volesse farlo, è disponibile in apposite piscine che sono state costruite nell’area per evitare che le persone continuino a inquinare con saponi e detergenti le vasche naturali.
È proprio a causa di quello che è avvenuto in passato che troverete alcune delle vasche vuote: i frequenti bagni dei turisti, utilizzando saponi dalla composizione chimica aggressiva, avevano reso le vasche torbide, motivo per il quale sono state svuotate e bonificate in attesa che vengano riempite di nuovo da madre natura.
Gli alberghi
Nell’area non sono più disponibili alberghi che insistono direttamente sulla superficie di Pamukkale.
È stato uno dei più grandi scandali ecologici degli ultimi decenni: venne infatti concessa l’autorizzazione per costruire strutture ricettive direttamente sul sito, con canalizzazioni per piscine private e scarichi che contribuirono al danneggiamento dell’area.
Oggi gli alberghi ci sono comunque, ma a distanza di sicurezza dal sito, e offrono in genere pacchetti completi con spa, fanghi e massaggi, in ossequio alle fonti termali di cui l’area è ricca.
Vale la pena visitarlo?
Assolutamente si, soprattutto da quando l’Unesco ci ha messo le mani e ha impedito ad una industria turistica selvaggia di farne scempio. Pamukkale è una delle nostre attrazioni turistiche preferite, una di quelle che renderanno il vostro soggiorno in Turchia uno di quelli assolutamente indimenticabili.