È pericoloso visitare il sud-est della Turchia?

diyarbakirChi segue da vicino le notizie che riguardano la Turchia, si sarà sicuramente accorto che la situazione nel Sud-Est del paese, quello al confine con Siria e Iraq, non è delle migliori. Dopo la tornata elettorale si sono infatti intensificati di nuovo gli scontri che vedono da una parte le forze governative e dall’altra invece i ribelli del PKK.

Diyarbakir e Sirnak sono tra le due città maggiormente colpite dagli scontri e continuano a contarsi  morti da una parte e dall’altra. 

Si tratta però di un’area del paese ricca anche di attrazioni turistiche, soprattutto di carattere archeologico e verrebbe da chiedersi se sia o meno il caso di visitare la zona proprio in questo periodo.

Vediamo insieme se sia il caso, nel momento in cui vi scriviamo, oppure no.

Il problema degli scontri armati

Il primo problema, quello più evidente, il classico elefante nella stanza è quello degli scontri armati. Ordigni, assalti ai mezzi blindati e sparatorie sono purtroppo all’ordine del giorno e, nonostante il governo turco cerchi di mantenere un basso profilo, la situazione non è affatto tranquilla.

Le perdite tra i turchi, soprattutto tra poliziotti e militari, superano ormai le 100 unità negli ultimi 4 mesi e questo non è sicuramente  un buon segnale. La zona, che sembrava pacificata fino a poco prima delle elezioni, è tornata ad essere centro di scontri importante.

Il coprifuoco

Molte aree della città sono sottoposte a coprifuoco al calar del sole, altro motivo aggiuntivo, se ce ne fosse davvero bisogno, per non visitare l’area. Il coprifuoco riguarda anche le statali che collegano le città, che sono spesso oggetto di barricate da parte dei ribelli e dove non è insolito incontrare anche posti di blocco degli stessi ribelli.

Il transito è difficoltoso addirittura per i parlamentari che hanno voluto raggiungere l’area per certificarsi delle condizioni del luogo.

Il consiglio di noi di InTurchia è quello di evitare, almeno per il momento, tour di tipo turistico nell’area, sia per i problemi legati alle violenze di cui abbiamo parlato sopra, sia perché lo stesso governo turco invita a non recarsi nell’area, se non per motivi di urgenza assoluta.

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