La pena di morte non è più presente nell’ordinamento turco dal 2004. Si tratta di una data relativamente recente, che deve però essere sicuramente contestualizzata.
Il paese infatti non praticava esecuzioni ormai dal 1984 e che comunque il grosso delle esecuzioni sono avvenute a ridosso dei tre golpe militari che hanno rovesciato i governi del paese nel ’60, nel ’71 e nell’80.
Le esecuzioni… storiche
Le esecuzioni più comuni erano quelle a carico di uomini politici, come avvenne ad esempio nel caso del primo ministro Adnan Menderes, oppure nel caso del rivoluzionario Deniz Geçmiş.
La pena di morte non è stata mai usata per la punizione di reati comuni, ma piuttosto per la punizione di reati contro lo Stato, contro la filosofia del governo e soprattutto a danno di entità politiche che, da parte dell’esercito, erano considerate come capaci di andare a sovvertire l’ordinamento costituzionale.
Il caso Ocalan
Il caso Ocalan portò alla ribalta delle cronache, anche italiane, l’esistenza almeno sulla carta della pena di morte in Turchia. Secondo il nostro ordinamento costituzionale, infatti, non sarebbe stato possibile estradare Ocalan verso la Turchia, proprio per la presenza di questo istituto punitivo di diritto penale.
Nonostante le garanzie fornite dalla Turchia, si preferì comunque percorrere una via di mezzo, e non perfettamente legale, costringendo Ocalan ad abbandonare il paese, per poi farsi catturare dai servizi israeliani in Kenya.
Oggi vietata anche dal codice militare
Anche a livello militare, ormai la pena di morte in Turchia è soltanto un lontano ricordo. Anche reati come l’alto tradimento infatti prevedono al massimo l’ergastolo, senza poter ricorrere a quella che è la pena di morte neanche all’interno dei processi di tipo militare.
Completamente sostituita dall’ergastolo
Ad oggi la pena di morte in Turchia è sostituita completamente dall’ergastolo, ovvero il carcere a vita. Si tratta di un istituto molto simile a quello che viene utilizzato in Italia e che ha allineato, almeno sotto questo aspetto, la Turchia ai sistemi penali di stampo europeo, così come richiesto dall’UE nel lunghissimo percorso di adesione che, forse, riuscirà a far entrare la Turchia all’interno dell’UE.
Comunque poche esecuzioni
Anche quando la pena di morte era utilizzabile, vi si fece ricorso comunque esclusivamente nei momenti di grande tensione politica, con le esecuzioni che non sono mai state utilizzate come deterrente per i reati non politici, anche i più efferati, se non appunto in rarissimi casi.