Istanbul: qual è la situazione per i turisti dopo l’attentato?

attentato istanbulAerei vuoti, prenotazioni alberghiere cancellate. Quello che sta vivendo la Turchia è un vero e proprio dramma, non solo terroristico, ma anche e soprattutto economico e turistico.

La bomba è recentemente scoppiata nel cuore della città di Istanbul, in quel centro storico che è poi luogo di interesse principale dei turisti che affollano la città.

Non è difficile capire perché le vittime di Istanbul siano 10 turisti tedeschi, che si trovavano lì proprio per visitare uno dei luoghi più incantevoli della Turchia.

Ma si può continuare a venire in Turchia? Si tratta di un paese che sta vivendo sicuramente una situazione molto particolare e a dimostrarlo ci sono gli aerei (completamente vuoti, fatta eccezione per chi viaggia per lavoro) destinati verso Istanbul.

Prezzi incredibilmente economici

I prezzi, ovviamente, non potevano che scendere. Gli hotel (anche i più blasonati) offrono camere a prezzi fortemente ridotti e questo sta attraendo qualche impavido turista, che può fare una vacanza da re senza necessariamente spendere un occhio della testa.

Allo stesso modo anche i prezzi dei voli si sono abbassati fortemente e chi vuole viaggiare per il paese trova moltissime offerte di poco superiori ai 100€ per un biglietto di andata e ritorno.

Secondo la Farnesina meglio non viaggiare

La Farnesina (e anche il consolato di Istanbul, a dire il vero) sono però piuttosto chiari sulla situazione: sono sconsigliati gli spostamenti verso la Turchia, almeno fino a quando le dinamiche che hanno portato all’attentato nel centro della città non saranno divenute più chiare. Questo vuol dire che dovremo aspettare forse qualche tempo prima di pensare di visitare di nuovo la città, anche se chi, come noi, vive in Turchia ha dovuto ovviamente fare buon viso a cattivo gioco e rimanere a vivere, non senza prendere qualche precauzione, nel paese.

E le altre città?

Le altre città, almeno quelle di medie e piccole dimensioni, sembrano vivere un momento di relativa calma e tranquillità. Non sembra ci siano particolari allerte per quanto riguarda la Cappadocia, ad esempio e nemmeno per quanto riguarda Antalya.

Discorso ovviamente diverso per il resto del paese ad Est, che vive ormai di fatto una guerra civile dagli esiti incerti e che sicuramente potrebbe mettere a repentaglio la salute dei turisti.

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