Ramadan a Istanbul: guida per la sopravvivenza

ramadan istanbulIl mese di Ramadan 2014 si aprirà Domenica 29 Giugno. I turchi, che come saprete sono musulmani, potrebbero osservare durante questo periodo il tradizionale digiuno, che impedisce ai fedeli di consumare cibo, bevande e anche sigarette.

Istanbul è una città moderna e non eccessivamente ligia ai doveri del buon musulmano, ma questo non vuol dire che il mese di Ramadan passi come se nulla fosse. Nella città si respira un clima diverso, e chi digiuna, complice anche il caldo di Giugno, non avrà la vita facile.

Vediamo come comportarci.

1. Si può mangiare in pubblico senza problemi

Si può mangiare senza la pena di doversi sorbire ramanzine da persone particolarmente religiose. Sono in molti i turchi che non osservano il digiuno, e si è comunque abituati a riconoscere a chi non segue la religione la libertà di comportarsi come si vuole.

2. I ristoranti sono (quasi tutti) aperti

I ristoranti, a parte sporadiche eccezioni, sono aperti, soprattutto quelli in zona turistica. A fare da eccezione ci sono quelli più tradizionali, che approfittano del Ramadan per farsi una lunga vacanza, anche se a digiuno. Se il ristorante è aperto, vi servirà cibo e bevande senza alcun tipo di problema.

3. Un minimo di rispetto per i luoghi sacri

Mangiare e bere in moschea non è il massimo neanche durante i mesi normali, figuriamoci durante il mese di Ramadan. Lasciate le vostre bottiglie d’acqua fuori, o comunque evitate di sbevazzare all’interno, dove potreste offendere qualcuno raccolto in preghiera. Non volete sottostare alle regole che i fedeli hanno stabilito per il loro luogo di culto? Nessuno vi obbliga ad entrare.

4. Le persone sono sfinite, tenetelo in debita considerazione

I ritmi della vita cittadina, anche in una metropoli frenetica come Istanbul, per forza di cose rallentano. Le persone sono sfinite, complice il caldo umido tipico di Istanbul. Tenete il tutto in debita considerazione, e cercate di essere comprensivi se chi vi serve, o vi porta in taxi, sembrerà comprensibilmente sfinito.

5. Tentar non nuoce

Un giorno di digiuno, ammesso che le vostre condizioni di salute ve lo permettano, di sicuro non vi ucciderà. Potreste provare, anche per il gusto poi di rompere il digiuno con l’iftar, il pasto serale che si fa una volta che il muezzin ha chiamato tutti a tavola. Si aprono le danze con i datteri, ma di questo parleremo più specificatamente in un altro articolo.

 

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