La Turchia è un paese musulmano a maggioranza sunnita, e come gli altri paesi appartenenti alla stessa religione celebra il mese del Ramadan
Si tratta di un mese durante il quale è proibito mangiare, bere, compiere atti sessuali e fumare nelle ore di luce solare, ovvero dall’alba al tramonto.
L’inizio e la rottura del digiuno vengono annunciati da tutte le moschee, e i musulmani più osservanti seguono pedissequamente i dettami religiosi durante questo mese davvero speciale.
La Turchia è però anche luogo di turismo, e chi non conosce a fondo l’anima religiosa del paese potrebbe trovarsi a disagio. Abbiamo preparato 10 regole per sopravvivere al Ramadan e per goderselo come fanno i locali.
1. Non tutti seguono il digiuno
Non tutti i turchi, anche tra quelli religiosi, seguono il digiuno. C’è chi lo ignora per motivi di salute, chi non se ne interessa, chi è costretto a mangiare da necessità professionali. Almeno nelle grandi città non troverete alcun tipo di problema a trovare qualcosa da mangiare a qualsiasi ora del giorno.
2. Potete mangiare, nessuno vi darà fastidio
Non siamo in angoli remoti del pianeta dove si va a picchiare con i bastoni lo straniero che mangia, fuma o beve durante le ore del giorno. Potete mangiare senza problemi, e troverete tantissimi ristoranti aperti più che contenti di servirvi il pasto di cui avete bisogno.
3. La discrezione è sinonimo di rispetto
Si può mangiare, certo. Meglio però avere allo stesso tempo rispetto per quelle che sono le tradizioni e i sentimenti religiosi della popolazione locale. Non è una grande idea mettersi a banchettare di fronte ad una moschea.
Durante le ore del giorno cercate di essere più discreti, anche con le sigarette. Se siete fumatori saprete bene quanto è difficile non fumare per 18 ore, mentre qualcuno continua a farlo proprio davanti a noi.
4. L’iftar è un’esperienza unica
L’iftar, ovvero il pasto con il quale si rompe il digiuno, è qualcosa che dovreste assolutamente provare. Se ne organizzano tanti di pubblici, in piazza o in vie particolarmente trafficate.
Se non volete però infilarvi in una di queste enormi tavolate, potete sempre andare al ristorante. Tutte le attività del settore preparano menù speciali per l’evenienza, anche se probabilmente è meglio prenotare, soprattutto a Istanbul. Trovare un tavolo libero all’ora dell’iftar è praticamente impossibile.
5. Comincia l’iftar con un dattero
L’iftar, da tradizione, comincia con un dattero, seguendo quella che era una abitudine del profeta Maometto. In Turchia sono dolci, grandi e succosi. Vi aiuteranno sicuramente a non ingozzarvi in pochi minuti, sentendovi poi male.
6. Se visitate amici turchi, non presentatevi a mani vuote
In questo senso il Ramadan è molto simile al Natale. Dalle nostre parti si fanno cesti, in Turchia invece ci sono dei pacchi già pronti, che troverete in ogni supermercato, che sono pensati proprio per chi durante il Ramadan visita amici o parenti stretti.
Costano pochi euro, e vi faranno fare una bellissima figura.
7. Se segui il digiuno, svegliati di notte per mangiare
Di notte sentirete un tamburo suonare circa 1 ora e mezza prima che cominci il digiuno. È una sorta di sveglia dei tempi che furono, e vi invita a preparare il pasto che vi sosterrà fino a sera, quando romperete il digiuno con l’iftar.
Se intendete vivere anche per un solo giorno le tradizioni del Ramadan, quando sentirete il tamburo preparate una ricca colazione.
8. Si può barare, dormendo fino a tardi
Dopo il pasto di cui abbiamo parlato poco fa, in molti tornano a letto e tirano fino a tardi. È un piccolo trucco per affrontare un digiuno che, quando cade in Giugno, è veramente lunghissimo.
9. Se qualcuno non digiuna, non è sempre corretto chiedergli perché
Molte persone non possono seguire i dettami religiosi stabiliti per il mese di Ramadan. Tra questi sono molti coloro che devono rinunciarvi per motivi di salute.
Non è carino chiedere in giro perché nonostante l’imposizione una determinata persona continui a mangiare.
10. Avete tutto il diritto di mangiare
Qualcuno, complice anche una certa ignoranza, infila nello stesso calderone situazioni piuttosto diverse tra loro. La religione in Turchia è vissuta con tanta serenità, ed è vostro diritto mangiare, bere, fumare o darci dentro a letto anche durante le ore di digiuno. A proteggervi c’è la legge, la polizia e soprattutto il buon senso del popolo turco.