C’è razzismo contro italiani e cristiani in Turchia?

razzismoTendenzialmente non crediamo che possa esistere razzismo contro noi italiani, soprattutto in paesi vicini al nostro che, come nel caso della Turchia, si affacciano sullo stesso mare e condividono buona parte delle nostre vicissitudini e tradizioni.

È più che lecito chiedersi però se, durante il nostro viaggio, potremmo essere oggetto di attenzioni… per così dire… particolari. Come sono accolti gli italiani in Turchia? Ci sono episodi di razzismo nei loro confronti? Oppure si tratta di un paese molto ospitale, soprattutto nei nostri confronti? Vediamolo insieme.

In generale: gli italiani sono molto amati

In generale mostrare un passaporto italiano in Turchia è qualcosa che porta sorrisi, benevolenza e maggiore ospitalità. Per qualche motivo gli italiani sono visti dai turchi sia come un modello del buon vivere, sia come persone solari e simpatiche, con le quali provare a fare amicizia.

Il trattamento verso i turisti è in generale ottimo e forse per noi italiani si finisce per fare anche qualcosa di più. Non c’è porta che il nostro “essere italiani” non riesca ad aprire, neanche quelle di casa.

Non solo chi vi scrive, ma anche gli altri turisti che seguono il nostro sito hanno sempre confermato quella che è una tendenza tutta turca ad amare gli italiani, oltre ogni modo.

Nessun problema neanche per la religione

Anche nel caso in cui foste persone che sono osservanti, che saranno alla caccia di chiese in Turchia, aspettatevi la massima collaborazione sia da parte dalle autorità locali, sia da parte della popolazione. Soprattutto in città cosmopolite come Istanbul, si è molto abituati a vedere stranieri e anche cristiani e questo è considerato, dalla grande maggioranza delle persone, come momento di arricchimento e non come momento di scontro.

Anche nei piccoli centri, sono rarissimi i problemi

Anche nei piccoli centri però non si ricordano momenti di tensione tra turisti e popolazione locale. C’è stato il caso di due assassini, uno di una coppia di turisti italiani in camper nel Mar Nero e una della famosa Pippa Bacca.

Si tratta di due casi che sono però completamente scissi da quelli che potrebbero essere dei motivi a base razziale o religiosa.

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