I dervisci rotanti sono una delle maggiori attrazioni turistiche di Istanbul e della Turchia in generale.
Sebbene siano molto ricercati, è bene aprire questo speciale con una precisazione: siamo davanti ad una congregazione religiosa (che spesso ricalca, per modi e stile quella dei frati cattolici), che non si esibisce in spettacoli, ma che compie dei veri e propri riti di matrice religiosa.
I dervisci sono dunque una sorta di saggi/monaci che vivono in congregazioni religiose, vengono chiamati Sufi (che vuol dire puri) e tutta la loro simbologia si rifà ad un passato e ad un presente particolarmente complessi da cogliere, soprattutto per i turisti.
Cosa vuol dire derviscio?
Derviscio è una parola di origine farsi, che sta a significare <<povero>>, oppure <<mendicante>>. Il loro nome richiama dunque al voto di povertà che è previsto dall’ordine e che ne anima ancora oggi le maggiori attività.
Non si trovano solo in Turchia, anche se una delle congregazioni più importanti, ovvero quella di Mevlana, è nata e si è sviluppata proprio in Anatolia.
La congregazione di Mevlana
Se sarete tra i privilegiati che potranno assistere ad un autentico spettacolo-rito dei dervisci rotanti, sarà con la congrazione di Mevlana che avrete probabilmente a che fare. Si tratta di una comunità fondata a Konya da Mevlana Celaleddin Rumi, una sorta di saggio-santone che ha speso la sua vita alla ricerca della retta via e del miglioramento personale, fondando una comunità che vede ancora oggi, come suoi obiettivi principali, quelli del miglioramento personale, dell’aiuto verso la comunità e dello sviluppo di un autentico sentimento di amore e inclusione, caratteristiche che difficilmente trovano collocamento nei culti monoteistici.
Mevlana è stato autore piuttosto prolifico, e ci ha lasciato in eredità un enorme numero di testi, sia in poesia che in prosa, che fungono ancora oggi da guida per chiunque trovi istigamento dalla sua comunità.
La danza dei dervisci rotanti
La manifestazione più conosciuta di queste congregazioni è sicuramente la danza dei dervisci rotanti. I sufi, organizzati in un gruppo numeroso, danzano al ritmo di timpani, nay (un flauto verticale diffuso in tutta l’Anatolia e anche in Armenia) e alcuni piatti da percussione.
La danza è estatica, ed ha il potere di colpire anche il più insensibile degli spettatori, che in genere esce profondamente rinnovato da questo tipo di esperienza.
Un rito religioso che merita rispetto
Sebbene con l’arrivo di centinaia di migliaia di turisti a Istanbul il senso del rito si sarebbe un po’ potuto perdere, ancora oggi è fortissima la carica religiosa di queste danze, che sono solo la conclusione di un rito di preghiera che può durare anche 3 ore.
Se sarete ospiti di una qualunque di queste congregazioni, ricordatevi di comportarvi con il giusto rispetto. No a foto, video o comunque comportamenti che possano disturbare il rito.
Anche l’abbigliamento deve essere curato, nel senso che è preferibile scegliere abiti che siano consoni al luogo che andremo a visitare.
Si possono vedere a Istanbul?
Si, certamente. Le migliori congregazioni che offrono spettacoli di questo tipo le trovate elencate qui sotto:
- Yenikapı Mevlevihanesi
La trovate all’Università di Fatih. Le danze hanno luogo l’ultimo venerdì di ogni mese, alle 19. L’ingresso è gratuito, anche se è comunque preferibile mettersi in contatto con la Mevlana Foundation, che gestisce gli spettacoli. Si trova a Yenikapi, vicino all’omonimo porto e alla stazione terminale della metro che parte dall’aeroporto. Lo spettacolo è gestito dalla Mevlana Foundation, che potete raggiungere sul sito internet ufficiale. - Tekke di Karagümrük (Nurettin Cerrahi Tekkesi)
Una delle tekke più famose di Istanbul. Si trova nel cuore della città vecchia, in Derviş Ali Mahallesi, Nureddin Tekkesi Sokağı. Gli spettacoli sono offerti ogni Lunedì sera e non si paga assolutamente nulla. Non è possibile prenotare in alcun modo, quindi meglio arrivare prima delle 21, che è l’ora dell’inizio della danza. - Galata Mevlevihanesi
A Galata, a pochi passi da Istiklal. Qui vengono offerte delle danze dimostrative ogni Sabato sia alle 17:00 che alle 18:00. Costo 50 lire turche, ed è possibile acquistare il biglietto presso la stessa Mevlevihanesi a partire dalla mattina. Non è possibile prenotare in alcun modo. La trovate all’indirizzo Sahkulu Mah., Galipdede Caddesi 15.
Ordini sufi banditi da Ataturk
Gli ordini sufi furono banditi da Mustafa Kemal, padre fondatore della Turchia moderna, che tra le restrizioni applicate nei confronti dell’Islam, decise anche di inserire norme che mettevano al bando questi ordini monastici e ascetici. Nonostante la norma, gli ordini sono riusciti a sopravvivere, anche se non nella forma di ordine religioso puro.
A partire dal 1954 le tekke hanno ricevuto permessi speciali per esibirsi in pubblico nonostante il divieto precedente, con una lungimiranza di tipo turistico che, come effetto collaterale, ha permesso alle loro danze di prosperare.