I sarma non sono esattamente dei perfetti sconosciuti in Europa. I greci li preparano alla turca, i romeni invece li riempiono di carne, altre popolazioni slave ne hanno fatto un piatto tipico della loro cucina.
La verità è che però i sarma, questi splendidi involtini di foglia di vite, sono un piatto tradizionale della cucina turca, e per gustarli al meglio è il caso che facciate un salto in turchia.
Che cosa sono?
I sarma sono degli involtini preparati utilizzando una foglie di vite in salamoia, che viene lavata e bollita per allentarne le fibre e renderla flessibile.
Al suo interno una mistura di riso, uvetta, pinoli, concentrato di pomodoro e altre minime variazioni che contribuiscono a personalizzare le ricette che cambiano, è il caso di dirlo, casa per casa.
La preparazione tradizionale è agro-dolce, con la salamoia rimasta che fa da minimo contrasto con la pasta al suo interno, che è leggermente dolce a causa dell’utilizzo di un’uvetta particolare che non ho mai avuto modo di vedere in Italia.
Come si mangiano?
Semplice: potete consumarli con le mani, a piccoli morsi, magari intingendoli in un po’ di yogurt. Sono uno degli antipasti più caratteristici e più gustosi della cucina turca, e sono venduti praticamente in ogni ristorante tradizionale che si rispetti.
Sono molto costosi?
No, non sono molto costosi. In genere i ristoranti vi chiederanno poche lire in cambio di un piccolo piattino. Sono fortemente consigliati, anche per uscire dal circolo vizioso di pasti tutti a base di carne, perché la Turchia, ve ne sareste dovuti accorgere leggendo le pagine di questo magazine, non è solo kebab.