Bere in Turchia: il raki

rakiIl raki è una bevanda alcolica molto popolare in Turchia. Uno spirito all’anice, dal sapore molto caratteristico, che viene venduto praticamente in ogni ristorante del paese che si rispetti.

Assomiglia molto al pastiss e all’ouzo, essendo un anice che al contrario della nostra sambuca ha un bassissimo contenuto in zucchero. E’ molto buono, e si beve in genere diluito in acqua. Unica pecca? E’ abbastanza caro.

Che cos’è

Il raki è un liquore di anice, che si consuma secondo la tradizione allungandolo in acqua gelata. Le proporzioni classiche sono di 1 a 3, anche se a seconda del vostro gusto personale potrete berlo più diluito, meno diluito o, come vi sta scrivendo, secco. 

Dove posso trovarlo?

Il raki è venduto in tutti i supermercati, in tutte le rivendite di alcolici (tekel), in tutti i ristoranti che servano pesce. E’ anche la bevanda tipica delle famose meyhane, che sono dei ristoranti che assomigliano molto ai nostri, dove in genere si va per mangiare gli antipasti tradizionali e delle discrete portate di pesce, tutte innaffiate da fiumi di raki.

Costa molto?

Si, il raki è abbastanza costoso. Al supermercato e nelle rivendite costa infatti circa 20€ per mezzo litro, una cifra di tutto rispetto se paragonata alla più economica sambuca o al più economico pastiss. Ma siamo in Turchia, dove l’alcol è tassato sensibilmente, e quindi bisogna farci un po’ l’abitudine.

Quale bere?

I ristoranti servono in genere Yeni Raki, che è la marca sicuramente più popolare. Le discussioni su quale sia il raki migliore animano molte serate tra appassionati: oltre a Yeni, che offre forse il gusto più standard, sono sicuramente degne di nota Tekirdağ, dal gusto più ricco e con note di anice più spiccate; Efe, ottimo soprattutto nella sua versione verde e nera; Külüp, che ha un contenuto alcolico leggermente più alto, e che vanta tantissimi appassionati.

Con cosa berlo?

L’abbinamento tipico è raki e pesce. Il grosso dei ristoranti la serviranno così. Sono molto gettonati anche i meloni (quelli bianchi), e il peynir (quel formaggio che ricorda molto la feta). Sono sicuramente tutti da provare, anche se magari così di primo acchito l’idea di abbinare un anice con il formaggio non sembra esattamente entusiasmante.

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