Istanbul è cambiata molto negli ultimi anni, e non lo ha fatto solo con gli enormi grattaceli di Sariyer e di Şişli. Parliamo di una città che per i turchi più anziani è ancora off-limits, dato che nelle loro menti è rimasta impressa l’immagine di una capitale non solo economica (anche se non politica), ma anche della corruzione e del crimine.
Chi invece si reca a Istanbul senza i pregiudizi dei turchi più anziani, rimarrà assolutamente stupido, perché di quel crimine di strada che soffocava la città solo 15 anni fa, non vi è più traccia, anche grazie ad un’opera di riqualificazione urbanistica che sebbene abbia sventrato ampie parti della città, le ha restituito una vivibilità che, almeno in Europa, non ha pari.
No, Istanbul non è pericolosa
Istanbul non è affatto pericolosa, e ve lo dice gente che ci abita, che vive anche i suoi quartieri più problematici, e che sarebbe il bersaglio perfetto di quella criminalità di piccolo calibro.
Istanbul è una città sicurissima, soprattutto in quelle zone più frequentate dai turisti, che oltre che ad essere praticamente sgombre di quei piccoli delinquenti che invece popolano le città europee, sono costantemente presidiate dalle forze di polizia, che rendono l’ambiente leggermente militaresco ma assolutamente sicuro.
Ma ho sentito dire che Istanbul è pericolosa!
Il problema di una città che ha 15.000.000 di abitanti e che è visitata da altrettanti turisti ogni anno, è che fatti statisticamente irrilevanti si guadagnano le prime pagine di ogni giornale del mondo. Pensate a tutti i reati che si compiono in centro e sud italia, e paragonateli a Istanbul.
Possiamo dire con una certa sicurezza che quanto avviene da queste parti è minimo, anche se casi tristissimi come quelli di Pippa Bacca fanno giustamente pensare alla sicurezza che soprattutto le donne non hanno da queste parti.
Viaggiare da sole si può, anche se forse si ha bisogno di quelle accortezze che sempre si hanno in tutti i paesi del Mediterraneo, paesi dove la donna, purtroppo, è ancora un soggetto debole e oggetto di attenzioni spesso indesiderate.