Amici fumatori di In Turchia, lo sappiamo che tra milioni di voi si nasconde qualcuno che proprio non riesce a fare a meno delle bionde anche mentre visita la splendida Istanbul.
Non abbiate paura, non siamo qui per farvi la ramanzina, ma per fornirvi una mini-guida per fumatori durante la vostra trasferta in questo splendido paese.
Conviene portarsi le sigarette dall’Italia? Oppure possiamo tornarcene nel Bel Paese con stecche e stecche di sigarette, dato che costano pochissimo? Vediamolo insieme.
Si, le sigarette costano meno
Lontano da essere un paese del bengodi per i fumatori, la Turchia è comunque piuttosto ospitale per i fumatori. Un pacchetto di Marlboro è venduto per 9,5 lire turche, al cambio attuale circa 3,5€, un prezzo sensibilmente inferiore rispetto a quello italiano.
I prezzi vanno a scalare seguendo però una logica di marketing: non esistono gli stessi rapporti tra le sigarette, e ad esempio, al contrario di quanto avviene in Italia, Camel e Winston hanno una differenza di prezzo sostanziale, con le prime decisamente più economiche (6,5 lire turche) rispetto alle seconde (8 lire).
Per questo motivo portarsele dall’Italia non è una grande idea, dato che troverete tabacchi praticamente ovunque, e i prezzi saranno (a pari qualità), sensibilmente inferiori.
Conviene portarsele in Italia?
Si, conviene, anche se fareste bene a consultarvi con le norme doganali in vigore, dato che esiste un limite di 1 stecca per persona all’ingresso dell’UE.
Per questo motivo non pensate di farla franca riempiendo la vostra valigia con sigarette turche: in caso di controlli scatterebbero multe e sequestri che vi farebbero pentire della brillante idea che vi era balenata per la mente.
Discorso diverso per il tabacco sfuso
Se fumate tabacco sfuso partite con qualche pacchetto: è difficile da trovare e ha costi sensibilmente superiori a quelli dell’Italia. Anche trovare filtri e cartine non è facilissimo, quindi munitevi di tutto l’occorrente prima di partire.